Le disposizioni per la Settimana Santa

Visto il Decreto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti del 25 marzo scorso ed i contestuali Orientamenti per la Settimana Santa della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana e a seguito del confronto con i Vescovi delle Diocesi del Triveneto in data odierna, si stabiliscono le seguenti Disposizioni per le celebrazioni della Settimana Santa nell’Arcidiocesi di Trento:

  1. I Presbiteri presiedano i riti della Settimana Santa senza concorso di popolo, evitando la concelebrazione.
  2. I fedeli siano invitati a unirsi alla preghiera nelle proprie abitazioni, anche grazie alla trasmissione in diretta dei vari momenti celebrativi e alla valorizzazione di sussidi curati per la preghiera familiare e personale. In particolare, si ricorda che il Santo Padre celebrerà la S. Messa della Domenica delle Palme il 5 aprile alle ore 11.00, la S. Messa in Coena Domini il Giovedì Santo alle 18.00, la Celebrazione della Passione del Signore il Venerdì Santo alle 18.00, la Via Crucis lo stesso giorno alle 21.00, la Veglia Pasquale sabato 11 aprile alle 21.00 e la S. Messa nel giorno di Pasqua alle 11.00.
  3. Accanto al celebrante è consentita la partecipazione di un diacono, un lettore, un cantore, un organista ed – eventualmente – due operatori per la trasmissione. Coloro che prendono parte alla celebrazione rispettino le misure sanitarie in vigore, a partire dalla distanza di sicurezza.
  4. Per la Domenica delle Palme l’ingresso del Signore in Gerusalemme sia commemorato in forma semplice (terza forma del Messale Romano), evitando comunque di benedire e di mettere a disposizione dei fedeli i ramoscelli di ulivo.
  5. La Messa crismale è trasferita ad altra data.
  6. Nella Messa in Coena Domini siano omesse la lavanda dei piedi e la processione al termine della celebrazione: il Santissimo Sacramento venga riposto nel tabernacolo.
  7. Nella Celebrazione della Passione del Signore si aggiunga alla preghiera universale un’intenzione per chi si trova in situazione di smarrimento, i malati, i defunti. L’atto di adorazione alla Croce mediante il bacio sia limitato al solo celebrante.
  8. La Veglia pasquale si celebri esclusivamente nelle chiese parrocchiali, rinviando la celebrazione dei battesimi; per la liturgia battesimale, si mantenga solo il rinnovo delle promesse battesimali, senza la benedizione dell’acqua.
  9. Circa le Confessioni, si ricorda che – nelle attuali condizioni di impossibilità di accostarsi al Sacramento della Penitenza – una sincera richiesta di perdono (ad esempio il “Confesso a Dio onnipotente”), accompagnata dal desiderio e dalla ferma risoluzione di ricorrere, appena possibile, alla confessione sacramentale, ottiene il perdono dei peccati, anche gravi.

Trento, 28 marzo 2020
+ Lauro Tisi, Arcivescovo