Solidali con i missionari

Sabato 29 e domenica 30 settembre, all’uscita delle messe domenicali, il Gruppo Pro Missionari del decanato di Pergine e l’associazione La Cometa, organizza una vendita di spezie a sostegno dell’attività dei missionari della zona del Perginese, che sono attualmente quattro:

  • padre Elio Zanei, del Buss, comboniano, missionario in Uganda
  • padre Dario Girardi, di Canezza, comboniano, missionario in Messico
  • suor Annamaria Gretter, di Castagnè San Vito, delle Serve di Maria Galeazza, missionaria in Brasile
  • suor Maria Clara Fontanari, di Castagnè San Vito, camilliana, missionaria in Colombia

Padre Elio Zanei ci ha recentemente scritto dalla sua parrocchia di Angal:

Caro Don Antonio, ho visto dal foglio settimanale che la parrocchia economicamente è in perdita, con più spese che ricavi, oltre al grosso debito dei lavori fatti. Da me non è diverso, anche se mi è più facile tagliare le spese, visto che le entrate sono misere. Senza un aiuto esterno noi non saremmo in grado di svolgere il lavoro pastorale.
La settimana scorsa, il Vescovo ha convocato tutti i parroci per dire che le parrocchie dovranno sostenere la diocesi, visto che da Roma alle diocesi non daranno più i contributi del passato. Ho consegnato al Vescovo il resoconto economico della parrocchia dello scorso anno e dei primi sei mesi di quest’anno in cui si vede chiaramente il debito. Ho detto che non vedo in che modo i cristiani potranno sostenere la diocesi se nemmeno riescono con la parrocchia. La situazione di povertà è reale, cosa ti aspetti da chi non ha abbastanza cibo per la propria famiglia? Da una siccità che riduce drasticamente i raccolti?
Per tanti anni noi missionari abbiamo investito con mezzi economici per formare una Chiesa, il rovescio della medaglia è il poco contributo locale, la mancanza di responsabilità nei cristiani nel contribuire a formare la “loro” chiesa, un certo orgoglio di sentirsi adulti nella fede concreta. Noi, nei loro confronti, siamo sempre dei ricchi anche se abbiamo uno stile di vita semplice e mangiamo con loro nel villaggio, dopo gli incontri di preghiera.
Sono riprese le scuole, i soliti problemi e, quel che è peggio, prospettive di lavoro per chi finisce, praticamente nulle. L’unica occupazione redditizia (ma ad alto rischio) è fare il soldato per difendere il sistema.
La mia preghiera è che il Signore, nella sua Provvidenza, mi conceda il necessario per continuare l’evangelizzazione di questo popolo in cui mi trovo. Posso testimoniare che nella mia vita ho sperimentato come la Provvidenza c’è.
Sempre in comunione di preghiera, ti saluto,

p. Elio.