Panama, giovani con Papa Francesco

“Sono a Panama non da sola ma con la forza della mia comunità che mi accompagna”: sprizza un entusiasmo unico Francesca Marmentini, 25 anni di Pergine, unica ragazza della Diocesi di Trento a partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù che si sta svolgendo in questi giorni a Panama, in Centro America.

Insieme a lei, altri tre ragazzi trentini: Nicola Pellegrini, 27 anni, fabbro di Arco; Franco Righi, 34 anni, anche lui di Arco e Davide Tartarotti, 20 anni, di Pomarolo, entrambi cuochi. Sono gli unici rappresentanti trentini. Questa delegazione si è unita a quella dei giovani della diocesi friulana di Concordia-Pordenone, accompagnati dal loro vescovo Giuseppe Pellegrini (uno dei 15 vescovi italiani presenti a Panama). Con loro i quattro trentini hanno anche vissuto parte degli incontri preparatori.

Sono partiti ancora il 13 gennaio scorso, e come ci racconta Francesca, raggiunta al telefono e che ci ha inviato in presa diretta le foto della sua esperienza, l’attesa si è fatta sempre più crescente nell’attesa di poter incontrare papa Francesco, che venerdì sera ha presenziato alla celebrazione della Via Crucis nel Campo Santa Maria La Antigua, sabato sera alla grande veglia di preghiera, e ieri mattina la solenne messa conclusiva della GMG nel Campo San Juan Pablo II – Metro Park con oltre 200 mila giovani da tutto il mondo.

“A Panama -spiega Francesca- siamo ospiti di una parrocchia. C’è tanta gioia, curiosità e stupore per questa Giornata Mondiale della Gioventù. La nostra missione è quella di riportare a casa quanto vivremo e quanto il papa ci dirà e condividerlo con le nostre comunità”. I quattro giovani hanno già alle spalle l’esperienza della GMG di Cracovia, e solo chi abbia già vissuto quest’esperienza riesce a capire fino in fondo quale sia la gioia che pervade momenti del genere, fatti magari anche di fatica, notti in bianco in sacchi a pelo, ma ripagati da qualcosa che non si riesce neanche a definire, che ti pervade.

Prima di arrivare a Panama, dove è stata accolta all’aeroporto dal vescovo José Domingo Ulloa Mendieta (incontro catturato con un selfie), Francesca con i suoi compagni di viaggio ha fatto esperienza di missione in Messico, ospite della Comunità missionaria di Villaregia: “Durante la settimana missionaria che precede la GMG -prosegue Francesca- abbiamo vissuta la vita missionaria seguendo i sacerdoti nella benedizione delle case, la visita ai malati, e abbiamo anche aiutato nella costruzione di una casa per senzatetto. Abbiamo fatto una vera e profonda esperienza di incontro con l’altro. La carica ce l’hanno donata i bambini, che si accontentano davvero di poco e che riempiono la vita con il loro sorriso”.

Prima di partire alla volta di Panama, i giovani trentini hanno ricevuto il “mandato” assieme ai giovani messicani in una grande celebrazione: “I messicani -conclude Francesca- hanno una forte spiritualità che in Italia non ho mai visto. Ci sono state imposte le mani dai vescovi, è stata una grande emozione”.

Poi, ovviamente, la tensione si è sciolta con l’incontro di papa Francesco: “C’è grande gioia -commenta Francesca- perché anche se proveniamo da culture, paesi, mondi e circostanze diverse siamo uniti a testimoniare la gioia di stare insieme, la gioia di Cristo”. Una grande gioia che Francesca, ovviamente, riporterà nella sua comunità di Pergine, che sabato sera l’ha ricordata in occasione della Festa di San Giovanni Bosco, all’oratorio, con una veglia proprio dedicata ai giovani a Panama.

“Papa Francesco -conclude Francesca- ha insistito continuamente nell’invitarsi a costruire ponti per una Chiesa giovane e unita nella fede, insegnandoci ad amare di quell’amore che non chiede nulla in cambio”.

tratto dal quotidiano L’Adige – lunedì 28 gennaio – Luigi Oss Papot