Domenica 3 febbraio si è celebrata la 41° Giornata per la Vita, momento di riflessione che raccoglie molti movimenti ed associazioni che difendono la vita in tutto il suo percorso naturale, dal ventre materno alla morte.
Fra le associazioni che si sono fatte carico di portare avanti questa questo “aiuto alla vita”, da oltre 35 anni, a Pergine c’è il locale Centro Aiuto alla Vita, che funziona esclusivamente grazie alle forze del volontariato (25 le persone che settimanalmente, il mercoledì e il giovedì, si danno il cambio per un totale di 8 ore) ed oggi trova la sua sede presso l’edificio della Provvidenza. L’attuale presidente è Gemma Pintarelli.
Il lavoro “materiale” del Centro si traduce nella distribuzione di vestiario per bambini, passeggini e culle, latte, cibo, medicinali e pannolini per neonati ed anche giocattoli e aiuto nei pagamenti di bollette. Le famiglie, per queste richieste, possono presentarsi al Centro una volta al mese. Inoltre, l’aiuto ed il sostegno esclusivo per le mamme che non riuscirebbero a portare a termine una gravidanza per cause economiche si concretizza con l’erogazione di un aiuto di 160 euro al mese per 18 mesi (per un totale di quasi 3.000 euro): l’anno scorso sono stati portati a termine 5 di questi progetti, ed attualmente non ne risultano altri attivati.
Nel corso del 2018 le famiglie seguite sono state 68 (erano 77 nel 2017), delle quali solo 5 sono italiane; delle rimanenti, 40 sono marocchine e 28 di altre nazionalità (Pakistan, Albania, Serbia, Croazia, Cina, Argentina, Perù, Nigeria, Brasile, Kosovo). Il 70% di queste famiglie viene indirizzata al Centro per mano delle Assistenti Sociali della Comunità Alta Valsugana e Bersntol.
L’anno scorso sono nati ben 12 bambini da genitori in difficoltà e seguiti, mentre sono in totale 147 i bambini in carico al Centro (erano 172 nel 2017).
L’attività del Centro Aiuto alla Vita è possibile solo grazie alla beneficienza: offerte delle singole persone, il buono spesa che tutti gli anni la Famiglia Cooperativa Perginese devolve (il 2% dell’incasso della vigilia di Natale, consegnato l’altro giorno, per un totale di 1.200 euro), finanziamenti di enti quali Cassa Rurale, Comunità di Valle e Comune ed anche dal ricavo della vendita di primule e dolci che si è svolta proprio domenica scorsa a Pergine e in varie frazioni. Un vero successo, con oltre mille primule e una cinquantina di torte vendute.
Le volontarie chiedono anche un aiuto a quanti volessero mettersi a disposizione del Centro, dando un futuro all’associazione.
dal quotidiano “L’Adige”, venerdì 8 febbraio 2018 – Luigi Oss Papot