Vincenzo Passerini, già presidente del Coordinamento comunità di accoglienza del Trentino Alto Adige, è intervenuto a Pergine venerdì sera ad un incontro organizzato da molte associazioni di Pergine e dell’Alta Valsugana (fra le quali la parrocchia di Pergine e l’associazione NOI Oratori Pergine) sulla tematica dell’accoglienza.
La serata si è aperta con la lettura del “Canto degli emigranti”, alcuni versi composti dagli italiani che a fine Ottocento erano costretti a partire verso le Americhe in cerca di fortuna; versi che, senza distinzione temporale, avevano senso e valore due secoli fa come oggi; è stato portato anche l’esempio del massacro di Aigues Mortes, in Francia, del 1893, quando molti italiani emigrati furono trucidati solo per odio razziale, fomentato da false notizie (quelle che oggi definiremmo fake news) e politiche mirate.
“La migrazione è un fenomeno storico -ha proseguito Passerini- non solo attuale. Come esseri umani siamo fatti per andare oltre, ma oggi abbiamo chiuso i nostri occhi e le nostre coscienze sui morti in mare, che volevano raggiungere l’Italia per stare meglio”.
Come dichiarato poi da Camilla Pontalti, responsabile legale del Centro Astalli ed altra ospite dell’incontro, gli arrivi sulle nostre coste proseguono tuttora (le persone partite per raggiungere le coste italiane nei primi tre mesi del 2019 sono state 1.290).
Pontalti ha fatto un excursus sul Decreto Sicurezza e sui vari status di accoglienza per rifugiati, sottolineando come con la nuova legge potrebbe creare 140 mila nuove persone irregolari, che rimarranno in Italia ma in maniera ancora più precaria di ora.
“I rimpatri e la sicurezza proclamata con la nuova legge sono solo illusioni propagandistiche -ha concluso Passerini. Si moltiplicheranno solo i problemi per tutti, si distrugge l’accoglienza e si crea insicurezza”.