Compie vent’anni quest’anno la tradizionale Festa dei popoli promossa dall’Arcidiocesi di Trento che si terrà il prossimo 28 e 29 settembre in piazza Fiera a Trento. Un momento d’incontro gioioso e coinvolgente per ricordare alla società trentina il prezioso apporto delle diverse comunità di stranieri presenti (alcune da decenni) sul nostro territorio.
Un’occasione anche per incontrarsi, per proporre tradizioni, piatti, colori e costumi di tante parti del mondo, nell’intento di offrire una conoscenza e uno spaccato di queste comunità che vada oltre lo stereotipo e la chiacchiera da bar. Chiacchiere e pregiudizi purtroppo molto più diffusi di un tempo, che anche nella nostra provincia hanno un po’ offuscato lo spirito di accoglienza, di solidarietà, di attenzione e riconoscenza tipico dei trentini.
La Festa quindi rappresenta oggi – ancor di più degli anni passati – un modo per costruire una diversa mentalità, centrata non sul “prima gli italiani” ma sulla convivenza, il rispetto reciproco, la conoscenza e l’incontro che sono il miglior antidoto al razzismo e alla diffidenza.
Quest’anno inoltre la Festa coincide con la Giornata del Migrante e del Rifugiato indetta dalla CEI e fondata sul messaggio di Papa Francesco “Non si tratta solo di migranti …” in cui il pontefice sottolinea come non sia possibile considerare chi si muove per un futuro migliore semplicemente come un numero facente parte di un fenomeno problematico da liquidare sbrigativamente. Sono storie, persone, volti, situazioni che abbiamo il dovere almeno di conoscere, prima di esprimere qualsiasi giudizio.
La Festa è quindi anche un modo per fare cultura, aprire gli orizzonti e gettare ponti. E “#creiamo ponti” è proprio lo slogan del pomeriggio di animazione proposto sabato dal Forum delle associazioni familiari, aperto a grandi e piccini, che si concluderà verso le 18 con un flash mob sul tema, una novità nel programma di quest’edizione.
Contemporaneamente presso il campo di calcio del Santissimo si disputerà come l’anno scorso il torneo di calcetto giovanile, curato dall’US Invicta Duomo, mentre sabato sera spazio all’esibizione sul palco di alcuni gruppi musicali etnici e inter etnici.
Domenica la manifestazione proseguirà con la tradizionale sfilata per le vie del centro, i saluti delle autorità e la preghiera ecumenica, l’apertura degli stand dei vari popoli in piazza e le loro esibizioni che si susseguiranno nel pomeriggio.