Nel perginese le chiese rimangono chiuse: la decisione del consiglio pastorale per la salvaguardia della salute di tutti

Si riporta di seguito la lettera del Consiglio Pastorale interparrocchiale, il quale ha deciso, dopo un confronto in videoconferenza, di lasciare le chiese del perginese chiuse. La lettera si rivolge a tutte le comunità parrocchiali.

La decisione è stata presa dopo aver attentamente analizzato le DISPOSIZIONI PER L’EVENTUALE APERTURA DELLE CHIESE emanate dal vescovo Lauro Tisi.

Il decreto dell’Arcivescovo sulla cosiddetta “Apertura delle chiese” è rimbalzato a chiare lettere su tutti i media dando l’impressione che il Vescovo “ordinasse” l’apertura di tutte le chiese e le cappelle. Ma l’Arcivescovo, nella sua nota, faceva anzitutto appello ai parroci di valutare se le prescrizioni dettate dalle competenti autorità potevano realmente essere messe in atto a difesa della salute di tutti.

A seguito di questo invito, nella serata di mercoledì 29 aprile, si è riunito, in video conferenza, il Consiglio Interparrocchiale delle parrocchie del Perginese (Pergine, Canezza, Zivignago, Masetti, Ischia, Canale, Santa Caterina, San Vito, Susà, Costasavina e Roncogno).

Nella valutazione della scelta da compiere è stato considerato anzitutto la necessità di salvaguardare la salute di tutti. Questa scelta di attenzione agli altri, primo vero indice di rispetto e di amore, ci sembra che si stia sostituendo, via, via che passa il tempo, con quella di mettere davanti a tutto la propria necessità.

Riteniamo che in questa prima fase di aperture, considerato il fatto:

  • che nelle chiese non si possono svolgere momenti di preghiera o celebrazioni comunitarie;
  • che non siamo in grado di poter assicurare la presenza stabile di una persona che, per età o per la sua situazione di salute, possa essere presente e verificare che tutte le attenzioni vengano messe in atto da chi entra in chiesa;
  • che la pericolosità del virus è ancora molto alta;

sia bene avere ancora pazienza fino a che non sia possibile riprendere, almeno in piccola parte, dei momenti di celebrazione comunitaria.

Il Consiglio ha messo in evidenza che il desiderio di celebrare assieme, valorizzando l’apporto di tutti e dando valore ai tanti ministeri laicali, è l’attesa più profonda che portiamo nel cuore. Nonostante questo siamo altrettanto convinti che il saper attendere con pazienza il momento più opportuno, sia scelta secondo la fede e l’amore a cui Cristo ci chiama.

Lo spazio della preghiera personale, dell’ascolto della Parola di Dio, della contemplazione delle meraviglie che Lui ha operato per salvarci e della bellezza che mette nel creato e nei volti delle persone, lo possiamo trovare in quella “camera segreta del cuore” a cui Gesù spesso rimanda e che nessun virus può precludere: “Adoreranno il Padre in Spirito e Verità”.

Siamo sicuri che non sia lontano il tempo per “lodare Dio nell’assemblea dei fedeli”, dove potremo godere della gioia di cui parla il salmo: “Come è bello e come è soave che i fratelli stiano insieme”, ma per ora vogliamo prolungare, ancora per un po’, l’attesa fiduciosa nella pazienza sapendo che questo gesto non è legato alla paura, ma all’attenzione che vogliamo avere verso tutti. Cristo cammina con noi, come nostro pastore e guida e non ci ha mai abbandonati.

Nel momento in cui gli accordi tra la CEI e il Governo Italiano porteranno ad una apertura graduale, sarà nostra gioia poter iniziare il percorso di vita celebrativa di comunità, mettendo in atto tutte le indicazioni a cui saremo chiamati.

Pertanto, in questo tempo, le Chiese delle nostre Parrocchie del Perginese rimarranno ancora chiuse.

Ringraziamo quanti, durante questi giorni, mantengono ferma e viva la loro fede e la testimonianza della carità; invitiamo a intensificare la preghiera per le persone ammalate, le situazioni di difficoltà famigliare e la pesante situazione economica che sta colpendo molte attività lavorative della nostra zona e molte persone impiegate.

Un caro saluto a tutti voi a nome di tutto il Consiglio Interparrocchiale,
don Antonio


LA CHIESA DEI FRATI FRANCESCANI E’ INVECE APERTA, CON INGRESSI CONTINGENTATI E PREVIA IGIENIZZAZIONE DELLE MANI E MASCHERINA INDOSSATA, CON ORARIO 9-11 e 15-17.