Chiesa della Natività di Maria nuovamente “piena” (si fa per dire) per la prima messa con i fedeli dopo il lockdown: tutti occupati per tempo i 150 posti disponibili, il massimo della capienza per far rimanere a distanza di sicurezza le persone.
Quattro i volontari che hanno gestito l’afflusso iniziale, spiegando l’obbligo di dover disinfettare le mani all’ingresso con i dispenser ben in vista e soprattutto quello di indossare sempre la mascherina e rimanere al posto: anche la comunione infatti è stata distribuita da sacerdoti e ministri straordinari che sono passati fra i banchi, mentre per l’uscita i fedeli sono stati indirizzati alla porta laterale o a quella centrale sempre dai volontari, per evitare assembramenti anche in questa fase.
La messa è stata comunque trasmessa anche in diretta streaming sul canale YouTube “Parrocchie del Perginese”, e così sarà ancora nelle prossime domeniche, raggiungendo in poche ore quasi un migliaio di visualizzazioni.
“Sentiamo che ci manca ancora qualcosa -ha detto don Antonio Brugnara introducendo la celebrazione- ci mancano gli altri, lo stare assieme. Dobbiamo avere pazienza”: una celebrazione ancora molto piena di limiti, come ha detto il parroco, perché la comunità tutta non può ancora riunirsi.
“In questi mesi -ha detto poi don Antonio nell’omelia- Dio ci ha parlato, la vita ci ha parlato, il dolore di molti di noi ci ha parlato, la perdita di molte persone ci ha parlato. Non possiamo tornare a come eravamo prima, c’è una nuova chiamata a vivere l’unità fra di noi”.
Le messe feriali sono ancora sospese perché, come ha spiegato il parroco, la chiesa va igienizzata dopo ogni funzione: un lavoro che richiederebbe una squadra di volontari ogni giorno per diverso tempo. Da sabato prossimo tuttavia, nella chiesa di San Carlo, riprenderanno le confessioni, al mattino ed al pomeriggio.
Mercoledì invece, alle 20, sul cimitero, verrà celebrata la messa per tutti i defunti, in particolare per quelli di questo periodo di emergenza Covid.