Domenica 7 febbraio si celebra la 43° Giornata per la Vita, momento di riflessione che raccoglie molti movimenti ed associazioni che difendono la vita in tutto il suo percorso naturale, dal ventre materno alla morte.
Fra le associazioni che si fanno carico di portare avanti questa questo “aiuto alla vita”, da oltre 40 anni, a Pergine c’è il locale Centro Aiuto alla Vita, che funziona esclusivamente grazie alle forze del volontariato (una ventina le persone che settimanalmente, il mercoledì e il giovedì, si danno il cambio per un totale di 8 ore) ed oggi trova la sua sede presso l’edificio della Provvidenza. L’attuale presidente è Gemma Pintarelli.
Il lavoro “materiale” del Centro si traduce nella distribuzione di vestiario per bambini, passeggini e culle, latte, cibo, medicinali e pannolini per neonati ed anche giocattoli, corredi e aiuto nei pagamenti di bollette, rette per la mensa scolastica, medicinali o apparecchi sanitari. Le famiglie, per queste richieste, possono presentarsi al Centro una volta al mese.
Inoltre, l’aiuto ed il sostegno esclusivo per le mamme che non riuscirebbero a portare a termine una gravidanza per cause economiche si concretizza con l’erogazione di un aiuto di 160 euro al mese per 18 mesi (per un totale di quasi 3.000 euro): ad oggi risultano attivi due progetti di questo tipo.
Nel corso del 2020 le famiglie seguite sono state 58 (69 nel 2019, 68 nel 2018, 77 nel 2017), delle quali solo 7 sono locali (erano 4 l’anno precedente); delle rimanenti, 30 sono marocchine (31 nel 2019) e 21 di altre nazionalità (Pakistan, Albania, Serbia, Croazia, Cina, Siria, Algeria, Kosovo). Il 60% di queste famiglie viene indirizzata al Centro per mano delle Assistenti Sociali della Comunità Alta Valsugana e Bersntol.
L’anno scorso sono nati ben 15 bambini da genitori in difficoltà e seguiti dal Centro (dato stabile rispetto all’anno prima), mentre sono in totale 144 i bambini in carico al Centro (erano 132 nel 2019, 147 nel 2018 e 172 nel 2017).
L’attività del Centro Aiuto alla Vita è possibile solo grazie alla beneficienza: offerte delle singole persone, il buono spesa che tutti gli anni la Famiglia Cooperativa Perginese devolve (il 2% dell’incasso della vigilia di Natale), finanziamenti di enti quali Cassa Rurale, Comunità di Valle e Comune ed anche dal ricavo della vendita di primule e dolci che si svolge proprio domani a Pergine, Canezza, Zivignago, Serso, Susà, Canale, S. Vito e Tenna al termine delle messe.
Fonte: l’Adige del 6 febbraio 2021