San Rocco, la devozione del perginese

Fino a pomeriggio inoltrato di lunedì, le condizioni meteo hanno consentito il regolare svolgimento delle previste celebrazioni in onore di san Rocco nel perginese: a Zava, località fra Masetti e Ischia, e al Maso Puller, sopra Canale, sono state celebrate all’aperto le messe dedicate al santo, alla presenza di diverse decine di fedeli. A presiedere le messe è stato il parroco, don Antonio Brugnara.

Molto partecipata la messa al Maso Puller in particolare dagli alpini del gruppo di Castagné San Vito, che hanno ricordato il ventesimo anniversario della conclusione dei lavori di restauro alla chiesetta, promossi ed eseguiti, grazie ad ore di volontariato, proprio dalle penne nere locali fra il 1999 ed il 2001, quando ci fu l’inaugurazione ufficiale. Il capogruppo Natale Posser, con un breve discorso, ha ripercorso gli eventi di quegli anni che hanno donato alla comunità di nuovo splendente quel luogo di raccoglimento e preghiera.

San Rocco, di origine francese, è sempre stato invocato contro le pandemie e le pestilenze, e per questo il suo nome è di strettissima attualità: “Preghiamo san Rocco -ha detto il parroco don Brugnara- perché ci liberi finalmente dalla pandemia che ci ha colpiti, che ha stravolto come niente fosse tutte le nostre certezze e sicurezze. Ma preghiamolo affinché ci liberi anche da un altro virus, quello dell’egoismo, del pensare sempre e solo a noi stessi, non curandoci degli altri, perché l’invito che oggi ci viene proposto è quello di amare il nostro prossimo”.

Rovinata invece da un violento temporale serale la celebrazione serale, prevista allo Spiaz de le Oche alle 20.