“Don Lauro, parto per Trento, porto con me solo la Parola di Dio perché non mi serve altro”: così don Giuseppe Beber, con queste parole, si confidò con l’arcivescovo Tisi il giorno in cui ha lasciato la parrocchia di Giovo, lo scorso 7 dicembre, sapendo che quel viaggio verso la Casa del Clero sarebbe stato l’ultimo della sua vita.
Una grandissima folla, di parrocchiani e di sacerdoti, ha preso parte mercoledì pomeriggio in chiesa parrocchiale a Pergine al funerale di don Giuseppe, scomparso sabato all’età di 79 anni.
A fianco proprio del vescovo Lauro, che ha celebrato le esequie, il parroco di Pergine, don Antonio Brugnara, e don Lamberto Agostini, parroco di Lavis, Sorni e Pressano cui ora è temporaneamente affidata la cura d’anime delle parrocchie lasciate da don Giuseppe.
“Questa sua testimonianza di vita e nel morire -ha ricordato all’omelia il vescovo- fa bene alla nostra Chiesa. Tu, don Giuseppe, oggi sei qui per noi, Vangelo vivo. Ci inviti a percorrere la tua strada, segnata in maniera fortissima dalla Parola di Dio che ti ha insegnato ad amare i poveri. Grazie don Giuseppe. Se avremo ancora Chiesa nel nostro Trentino, sarà nella misura in cui uomini e donne, come te, sono innamorati della Parola di Dio e si fanno compagni di viaggio i poveri. Hai amato la tua Chiesa, l’hai provocata ad essere sobria, essenziale, umile, perché la gloria della Chiesa è avere uomini e donne che vivono in uscita e che quando vedono il povero hanno la sicurezza di toccare Cristo”.
Al termine del funerale hanno preso parola diverse persone, tracciando ritratti di don Giuseppe: il fratello Lino, la sagrestana di Brione, don Marco Morelli (suo compagno di classe fin dalla scuola media), rappresentanti di tutte le comunità in cui don Giuseppe ha prestato servizio, anche Vittorio Stonfer, sindaco di Giovo dove il vescovo Lauro si recherà domenica in ricordo di don Giuseppe. Da tutti un ricordo commosso, di una persona buona, che mancherà a tanti.