Da Montagnaga l’invocazione per la pace di trentini e ucraini. Il vescovo Lauro recita la preghiera di consacrazione dell’umanità a Maria

Una lunga fila di fedeli, italiani e ucraini, uno accanto all’altro, con le fiaccole accese. Erano davvero in tanti, la sera di venerdì 25 marzo, al santuario mariano di Montagnaga per implorare dalla Madonna il dono della pace. Guidati dall’arcivescovo Lauro e dal Rettore del Santuario don Piero Rattin, sono accorsi all’incontro, oltre alla popolazione locale, molte persone salite dalla città insieme alla comunità ucraina di rito greco-cattolico, raccoltasi da tutta la provincia.

Dopo un saluto caloroso rivolto ai presenti, un canto eseguito dal coro parrocchiale ed alcune litanie in ucraino la folla si è snodata sulle stradine di Montagnaga recitando il Santo Rosario, in parte in ucraino e in parte in italiano. Il pellegrinaggio, alternando le preghiere ai canti, ha raggiunto la piana della Comparsailluminata dai colori ucraini. In una semplice ma molto intensa cerimonia, la comunità ucraina ha rivolto a Maria una accorata supplica affinché aiuti questo popolo a raggiungere la pace. In chiusura il vescovo Tisi ha recitato la preghiera di consacrazione dell’umanità, e in particolare di Russia e Ucraina al cuore immacolato di Maria, così come aveva fatto nel pomeriggio in San Pietro Papa Francesco per invocare il dono della pace.

 

 

 

 

 

 

 

 

Foto Rensi-Piasentini-Bonecher G.