I giovani dell’oratorio di Pergine in Emilia Romagna alla Comunità Papa Giovanni XXIII

I giovani dell’oratorio Don Bosco di Pergine, nei giorni scorsi, hanno vissuto una toccante esperienza in Emilia Romagna, presso la sede dell’associazione Comunità Papa Giovanni XXIII e con la cooperativa La Fraternità. Fondata nel 1968 da don Oreste Benzi, l’associazione Comunità Papa Giovanni XXIII è impegnata da allora, concretamente e con continuità, per contrastare l’emarginazione e la povertà. La Comunità lega la propria vita a quella dei poveri e degli oppressi e vive con loro, 24 ore su 24, facendo crescere il rapporto con Cristo perché solo chi sa stare in ginocchio può stare in piedi accanto ai poveri.
Questo il resoconto dei giovani, una volta rientrati in Trentino:
Ciao a tutti, siamo i giovani dell’oratorio di Pergine, vicino a Trento. Abbiamo deciso di intraprendere quest’avventura insieme a voi nonostante non sapessimo cosa ci avrebbe atteso.
Ci avevano detto che avremmo incontrato questa comunità, che avremmo lavorato e conosciuto persone con difficoltà, ma nessuno ci aveva preparato alle forti emozioni provate in questi giorni.
Nei giorni scorsi abbiamo avuto l’opportunità di entrare nella realtà quotidiana delle cooperative, del CEC e della case famiglia.
Siamo rimasti molto colpiti dalla vostra grande apertura e disponibilità a confidarsi: noi per primo sappiamo quanto sia difficile aprirsi, specie con chi non si conosce. Ovunque siamo andati ci siamo sentiti subito a nostro agio, liberi di essere noi stessi. La vostra accoglienza ci ha aiutato molto in questo, e la vostra determinazione, nell’affrontare le sfide che la vita mette davanti, c’è stata ed é di esempio.
Non neghiamo di essere stati toccati e non ogni momento é stato facile, ma pensiamo che questa esperienza sarà molto significativa nel nostro percorso di crescita. Porteremo a casa le vostre storie, riflessioni, sorrisi, risate e volti.
Nel mondo c’è tanta ingiustizia, tante persone che guardano e passano oltre: noi possiamo e vogliamo essere parte del cambiamento, portando con noi quel che ci avete donato.
Volevamo ringraziarvi perché avete reso queste giornate indimenticabili e ci avete fatto capire che stare con i poveri sta già cambiando il mondo, anche il nostro.