La prima giornata di raccolta straordinaria presso il nuovo centro del riuso di Pergine è stata un successo: si è svolta mercoledì 17 agosto, al mattino, negli spazi di via Petrarca che fino a cinque anni fa erano occupati da un supermercato. Da gennaio, infatti, la parrocchia della Natività di Maria di Pergine (ente di riferimento per i volontari della locale Caritas) ha sottoscritto un contratto di comodato d’uso gratuito con la società Supermercato CI4 di Marzio Fontanari ed Ezio Stoffella, proprietaria dell’immobile: i locali a piano terra sono ampi circa 900 metri quadrati. Sono i primi passi dell’emporio solidale.
Le due giornate di raccolta fissate mirano a rinforzare i depositi di vestiario, materiale per la casa e per bambini, in quanto metà circa degli ampi spazi disponibili saranno utilizzati dalla cooperativa sociale Venature, individuata dalla Comunità Alta Valsugana e Bersntol per la gestione del nuovo centro di ri-uso, sostenuto anche con il contributo dell’Agenzia del Lavoro di Trento (attraverso un progetto Intervento 3.3.D).
I volontari della Caritas invece si occuperanno della distribuzione degli alimenti.
All’interno di questo ampio spazio ottenuto dalla parrocchia, si inserisce il progetto della Comunità Alta Valsugana e Bersntol e della cooperativa sociale Venature, in modo da creare un piccolo “polo” del riuso a disposizione della comunità.
“Abbiamo riordinato e sistemato tutti i capi d’abbigliamento che erano in giacenza alla Caritas – spiega Nora Scola, coordinatrice della coop Venature – che erano già 2.500 circa. Con la prima giornata di raccolta sono arrivati fortunatamente anche diversi capi pesanti e giacche, in modo da essere pronti per la stagione fredda”.
Per quanto riguarda la parte dell’abbigliamento gestita dalla cooperativa Venature, sarà un vero e proprio centro del ri-uso, aperto a tutti: “Non ci saranno merci in vendita -prosegue Scola- ma sarà tutto un circolo di dono su dono. Le persone ci donano i capi che non utilizzano più e noi li ridoniamo a chi ne ha bisogno. Ovviamente, ci saranno dei meccanismi di controllo per evitare che si sviluppino comportamenti opportunistici, ma l’auspicio è che possa diventare un buon esempio di economia circolare”.
Si tratta, per l’appunto, di un emporio solidale, una formula non ancora molto diffusa in Italia (sono circa 200 gli empori già presenti ed attivi su tutto il territorio nazionale). Il meccanismo prevede che le persone che si trovano in gravi difficoltà economiche ricevano una tessera a punti grazie alla quale possono fare la spesa di generi alimentari e di prodotti di prima necessità, e possono richiedere servizi di assistenza sul territorio.
Per quanto riguarda la parte relativa alla gestione della Caritas, ci sono ancora alcuni ostacoli da superare per la piena operatività, legati alla gestione informatica della merce e degli accessi (un programma specifico rilasciato da Caritas nazionale che però tarda ad arrivare), mentre per quanto riguarda il centro di ri-uso della Comunità Alta Valsugana e Bernstol si parla di settembre come del mese in cui potrebbe essere aperto e fruibile.
In questi giorni, il personale della coop sta smistando e sistemando il materiale ricevuto sugli ampi scaffali, facendone al contempo l’inventario.
Mercoledì 31 agosto, dalle 9 alle 12, si svolgerà la seconda giornata di raccolta di materiale.
tratto da l’Adige di sabato 20 agosto 2022