Domenica 5 febbraio, si è celebrata la 45° Giornata per la Vita, momento di riflessione che raccoglie molti movimenti ed associazioni che difendono la vita in tutto il suo percorso naturale, dal ventre materno alla morte.
Fra le associazioni che si fanno carico di portare avanti questa questo “aiuto alla vita”, da oltre 40 anni, a Pergine c’è il locale Centro Aiuto alla Vita (nato dopo l’approvazione della Legge 194 del 1979 sull’aborto), che funziona esclusivamente grazie alle forze del volontariato (una ventina le persone che settimanalmente, il mercoledì e giovedì pomeriggio, si danno il cambio per un totale di 8 ore) ed oggi trova la sua sede presso l’edificio della Provvidenza. L’attuale presidente è Gemma Pintarelli.
Il lavoro “materiale” del Centro si traduce nella distribuzione di vestiario per bambini, passeggini e culle, latte, cibo, medicinali e pannolini per neonati ed anche giocattoli, corredi e aiuto nei pagamenti di bollette, rette per la mensa scolastica, medicinali o apparecchi sanitari. Le famiglie, per queste richieste, possono presentarsi al Centro una volta al mese.
Inoltre, l’aiuto ed il sostegno esclusivo per le mamme che non riuscirebbero a portare a termine una gravidanza per cause economiche si concretizza con l’erogazione di un aiuto di 160 euro al mese per 18 mesi (per un totale di quasi 3.000 euro): ad oggi risultano attivi 3 progetti di questo tipo (e tre si sono conclusi nel corso del 2022).
Nel corso del 2022 le famiglie seguite sono state 72 (61 nel 2021, 58 nel 2020, 69 nel 2019, 68 nel 2018, 77 nel 2017), delle quali solo 2 sono locali (erano 3 l’anno precedente, 7 nel 2020, 4 nel 2019); delle rimanenti, 38 sono marocchine (37 nel 2021, 30 nel 2020, 31 nel 2019), 13 ucraine (mai registrate prima famiglie di questa nazionalità, in quanto giunte a causa dello scoppio della guerra) e 19 di altre nazionalità (Cina, Pakistan, Nigeria, Congo, Albania, Algeria, Macedonia, Serbia). Il 57% di queste famiglie viene indirizzata al Centro per mano delle Assistenti Sociali della Comunità Alta Valsugana e Bersntol (una percentuale che si è abbassata rispetto al 65% registrato nel corso del 2021).
L’anno scorso sono nati ben 13 bambini da genitori in difficoltà e seguiti dal Centro (dato stabile rispetto all’anno prima), mentre sono in totale 158 i bambini in carico al Centro (erano 149 nel 2021, 142 nel 2020, 132 nel 2019, 147 nel 2018 e 172 nel 2017).
L’attività del Centro Aiuto alla Vita è possibile solo grazie alla beneficienza: offerte delle singole persone, il buono spesa che tutti gli anni la Famiglia Cooperativa Perginese devolve (il 2% dell’incasso della vigilia di Natale), finanziamenti di enti quali Cassa Rurale e Comune ed anche dal ricavo della vendita di primule solidali che si svolge proprio domenica al termine delle messe a Pergine ed in altri paesi del perginese. In tutte le messe della zona inoltre, le offerte raccolte questo fine settimana saranno devolute al Centro di Pergine.