Il lavoro “materiale” del Centro si traduce nella distribuzione di vestiario per bambini, passeggini e culle, latte, cibo, medicinali e pannolini per neonati ed anche giocattoli e aiuto nei pagamenti di bollette. Le famiglie, per queste richieste, possono presentarsi al Centro una volta al mese. Inoltre, l’aiuto ed il sostegno esclusivo per le mamme che non riuscirebbero a portare a termine una gravidanza per cause economiche si concretizza con l’erogazione di un aiuto di 160 euro al mese per 18 mesi (per un totale di quasi 3.000 euro).
Nel corso del 2020 le famiglie seguite sono state 58 (69 nel 2019, 68 nel 2018, 77 nel 2017), delle quali solo 7 sono locali (erano 4 l’anno precedente); delle rimanenti, 30 sono marocchine (31 nel 2019) e 21 di altre nazionalità (Pakistan, Albania, Serbia, Croazia, Cina, Siria, Algeria, Kosovo). Il 60% di queste famiglie viene indirizzata al Centro per mano delle Assistenti Sociali della Comunità Alta Valsugana e Bersntol.
L’anno scorso sono nati ben 15 bambini da genitori in difficoltà e seguiti dal Centro (dato stabile rispetto all’anno prima), mentre sono in totale 144 i bambini in carico al Centro (erano 132 nel 2019, 147 nel 2018 e 172 nel 2017).
L’attività del Centro Aiuto alla Vita è possibile solo grazie alla beneficienza: offerte delle singole persone, il buono spesa che tutti gli anni la Famiglia Cooperativa Perginese devolve (il 2% dell’incasso della vigilia di Natale), finanziamenti di enti quali Cassa Rurale, Comunità di Valle e Comune ed anche dal ricavo della vendita di primule e dolci che si svolge ogni anno, in occasione della Giornata per la Vita.