LA CHIESA DELLA NATIVITA’ DI MARIA
Progettata dall’architetto Glauco Marchegiani, fu costruita nel 1972 e consacrata nel 1979.
L’aula è rettangolare, coperta a capanna. Dietro il piccolo fonte battesimale di legno, già nella vecchia chiesa, è posta la tela che Agostino Aldi dipinse nel 1927 e che costituiva la pala della “césa vecia”.
La grande finestra, a forma di croce che dà sul presbiterio, è stata dotata nel 1994 di una vetrata policroma in cui è raffigurata la Vergine col Bambino. Sulla finestra della facciata pure con vetri policromi è raffigurato S. Giuseppe benedicente e si legge la scritta Custos Virginis Protector sanctae Ecclesiae; questa è stata posta nel 1997. Ambedue le opere sono di Lidia Ciola.
Il campanile, che sorge distaccato dalla chiesa, è stato costruito nel 1987. Le sue tre campane sono state fuse in tempi diversi dalla fonderia Mazzola-Valduggia di Vercelli.
LA CHIESA DI S. GIOVANNI BATTISTA (la vecchia chiesa)
Curazia dall’8 settembre 1947, è parrocchia dal 1 agosto 1956.
La prima chiesa di Canale potrebbe risalire al Settecento, però era ad uso privato della famiglia Valdagni di Pergine che l’aveva dedicata a S. Giovanni Battista. La chiesetta divenne d’uso pubblico nella seconda metà dell’Ottocento.
Nel 1908, con atto giuridico, la chiesa divenne proprietà di tutte le famiglie di Canale.
Nel 1910 si diede inizio alla costruzione di una nuova chiesa: i lavori terminarono nel 1912. Fu dedicata a Maria Nascente. Nel 1925 fu ingrandita: l’opera fu affidata all’architetto e impresario perginese Eduino Mauro che progetto e costruì anche il campanile. Nella cella campanaria fu posta la vecchia campana di casa Valdagni con altre due che però furono requisite nel 1917 dal governo austriaco. Il concerto fu ricomposto nel 1925 con due nuove campane.
Nella nuova chiesa fu posto l’altare della chiesetta Valdagni, però in conformità alla nuova titolazione si decise di dotarlo di una pala raffigurante Maria Bambina: l’incarico fu affidato al pittore Agostino Aldi che la approntò nel 1927.
Nel 1955 la chiesa fu oggetto di generale restauro: il pittore don Giuseppe Tarter provvide alla sua decorazione interna.
La chiesa restò in funzione fino all’ottobre 1971, quando si rese agibile la chiesa nuova. Dal 1971 al 1986 la chiesa fu usata come centro culturale, quando un incendio danneggiò gravemente l’edificio. Fu restaurata e nel 1997 fu riconsacrata, riaperta al culto e dedicata nuovamente a S. Giovanni Battista.