Testo della lettera dell’arcivescovo Lauro alla comunità trentina:
dalla paura alle opportunità ‘contagiose’
“La grave crisi sanitaria in cui è precipitato improvvisamente il nostro Paese non lascia immune il territorio trentino. La chiusura di scuole e università e i riflessi evidenti che colpiscono tutte le categorie economiche si riverberano, inevitabilmente, sull’ambito ecclesiale. Anche l’Arcidiocesi di Trento, nel pieno rispetto delle indicazioni delle Autorità sanitarie, ha deciso infatti di limitare le proprie attività alle sole s. Messe (feriali, festive e funerali), seppure con alcuni vincoli (ad esempio la rinuncia allo scambio della pace e la comunione solo nel palmo della mano), rinviando ogni appuntamento che comporti la presenza nello stesso luogo di più di 15 persone.
L’emergenza stravolge ritmi e abitudini delle nostre famiglie e delle nostre comunità.
Come esorcizzare la paura che contagia più della malattia? Quali proposte possono emergere, in questo tempo singolare, per trasformare il disagio evidente anche in nuove opportunità?
La Chiesa trentina è pronta a fare la propria parte.
Per questo, insieme ai responsabili dei settori pastorali della Curia diocesana, rivolgo all’intera comunità trentina l’appello a non arrendersi all’apparente impotenza, ma a provare piuttosto a trarne spunti innovativi, per uscire insieme – ambito civile ed ecclesiale – da questa situazione di sospensione totalmente imprevista.
Il momento delle domande e l’aiuto spirituale
La paura rischia di soffocare grandi domande esistenziali che pure emergono in contesti come quello attuale. Domande sulla vita e su noi stessi. È questo, invece, il momento di lasciar emergere tali interrogativi che, inevitabilmente, toccano anche l’ambito spirituale, innescando spesso interpretazioni fuorvianti di quanto sta accadendo. In questo momento così delicato, invito le nostre comunità parrocchiali a riscoprire anche il loro importante ruolo di ascolto e orientamento, nelle forme più opportune e rispettose delle indicazioni dell’Autorità sanitaria. Sollecito sacerdoti e religiosi a dedicare a tale scopo un tempo adeguato.
La riscoperta del tempo in famiglia. Anche per la preghiera
In questo momento così delicato, suggerisco di porre particolare cura alle relazioni familiari. La convivenza, per certi aspetti forzata, aiuti a riscoprire il dono di un tempo adeguato nel rapporto di coppia e tra genitori e figli. Si valorizzino tutte le occasioni di dialogo e confronto, in cui provare ad elaborare insieme quanto sta accadendo.
Per le famiglie credenti l’invito è a valorizzare questo tempo come momento propizio per curare la dimensione spirituale in ambito domestico, con particolare attenzione alla preghiera con i bambini. La Chiesa di Trento si propone di offrire in queste settimane di Quaresima, oltre al tradizionale calendario diocesano, anche altri sussidi utili alla preghiera e alla riflessione, veicolati in particolare attraverso il portale web diocesano e il settimanale Vita Trentina.
L’invito a tutte le comunità è di intensificare la preghiera al Padre affinché ci faccia dono del discernimento e ci aiuti a farci carico, gli uni gli altri, di questo momento di fatica. Dio guidi chi è chiamato a decisioni che investono la collettività, conceda salute e serenità a chi opera in ambito sanitario per soccorrere le persone colpite dal contagio, offra consolazione a tutti coloro che ne patiscono le conseguenze, affinché possano ritrovare benessere e insieme si riesca a superare la fase di emergenza.
Comunità attente alla dimensione solidale
Affinché la drastica riduzione delle attività diocesane (ad eccezione, per ora, della celebrazione delle Ss. Messe) non affievolisca il senso di appartenenza alla vita comunitaria, invito parroci e comunità a presidiare nella maniera più opportuna l’ambito della solidarietà. La nuova emergenza sanitaria non cancella, infatti, i poveri di sempre. Si trovino le forme più adeguate per garantire i servizi caritativi di prima necessità (es. pacchi viveri, pasti caldi, riparo notturno) nel rispetto delle indicazioni sanitarie dettate dall’emergenza.
Le comunità pongano particolare premura – fatte salve tutte le precauzioni necessarie – all’assistenza agli anziani e agli ammalati bloccati in casa e alle persone sole. Ci si attivi nel garantire loro, ad esempio, la fornitura di generi di prima necessità e momenti di compagnia.
Inoltre, invito le comunità parrocchiali a individuare, sempre nel rispetto delle indicazioni delle Autorità sanitarie, modalità di sostegno ai genitori che per ovvie esigenze lavorative non possono accudire i figli, rimasti a casa per via della chiusura forzate delle scuole.
In generale siamo tutti chiamati a una responsabilità creativa e alla condivisione delle buone prassi.
Appuntamenti diocesani sospesi ma proposti attraverso i media
Come noto, l’impossibilità di organizzare momenti di incontro pubblico ha imposto la sospensione di alcuni appuntamenti diocesani in calendario nel mese di marzo.
Si cercherà, tuttavia, di proporre alcuni di questi appuntamenti, a porte chiuse, in diretta streaming audio (sul portale web della Diocesi e di Vita Trentina) e su altri media.
In particolare, sarà trasmesso dal seminario l’appuntamento di “Passi di Vangelo” di giovedì 19 marzo alle ore 20.30. Giovani e adulti saranno invitati ad organizzarsi in piccoli gruppi d’ascolto sul territorio.
Sempre dalla chiesa del Seminario andrà in onda domenica 29 marzo alle ore 15.00 l’appuntamento con “Sulla tua Parola” (in calendario domenica 8 marzo).
Modalità alternative per recuperare altri appuntamenti diocesani, sospesi per via dell’emergenza, saranno comunicate nei prossimi giorni.
Il tempo di questa forzata “quarantena” sia per tutti anche l’occasione per ritrovare momenti personali di approfondimento, giornalistico e culturale, attraverso l’adeguata scelta di fonti qualificate siano esse letture, film, trasmissioni televisive, siti web e canali social.”
+ arcivescovo Lauro
Trento, 6 marzo 2020