Si festeggia lunedì 16 agosto uno dei santi più invocati soprattutto nei secoli passati: San Rocco. Al santo pellegrino di origine francese sono soliti rivolgersi gli ammalati ma un tempo, in particolare durante il Seicento, in quasi ogni paese si edificava un capitello o un tempietto a lui dedicato per scongiurare le epidemie.
A Pergine, dedicata a San Rocco, nel 1631 fu costruita la chiesetta allo Spiaz de le Oche, mentre nella frazione di Zava, nel 1855, venne costruita una cappellina: in entrambi i casi si tratta di un ex-voto di ringraziamento per lo scampato pericolo dalla peste e dal colera.
Risale al XVIII anche la chiesetta del Maso Puller, pure dedicata a San Rocco: quest’anno in particolare ricorrono i 20 anni dai lavori di restauro, promossi dal gruppo alpini di Castagnè San Vito che allo scopo donò due anni di lavori (circa 1.600 ore di lavoro di volontariato).
In questi luoghi si farà festa, con le dovute accortezze necessarie e richieste dalla situazione di emergenza attuale, lunedì 16 agosto, ricorrenza della festa del santo: una festa sempre molto sentita e partecipata da molte persone. Si inizierà a Zava, con la messa alle ore 17; alle 18.30 si passerà al Maso Puller; alle 20 poi, allo Spiaz de le Oche a Pergine, verrà celebrata nella chiesetta la messa per il rione.
Sarà festa per san Rocco anche a Canezza: alle 10.30 di domenica 22 agosto, in chiesa parrocchiale, ci sarà la messa solenne per la sagra del paese.